Lettera di Tanara alla moglie
Data
25/07/1866
Luogo
Storo
Collezione
Lettera di Tanara alla moglie
Segnatura Collocazione
T1.1A8
Descrizione
Descrizione:
Tanara rassicura la moglie sulle proprie condizioni (in rapido miglioramento) e chiede notizie della famiglia.
Trascrizione:
Storo, 25 Luglio 1866
Mia Cara Virginia
Oggi che l’infiammazione è cessata e
che è sparito ogni timore di lesione all’osso, scrivo
io stesso. Vivi pure tranquilla, mia cara,
che sto bene e che fra poco sarò a casa, tan-
to più che la guerra può dirsi ormai fi-
nita.
Ti spedisco la presente per un carrattiere
di parma, il quale ritorna a casa sua e an-
drà da Romanini.
Non so se l’armajuolo sia ancora giunto
in Langhirano, ciò che posso dirti si è che
ier l’altro, fu qui da me e disse che era stato
riformato. L’incaricai di salutarti e dirti che
non ti scrivevo perché Valentino non si e-
ra fatto vedere come mi aveva promesso.
Valentino ha fatto veramente una parte che
gli è propria; fa un po’ il beccamorto, un po’
l’infermiere. Come beccamorto, mi dicono che
si batte a meraviglia.
Non ho più ricevuto tue lettere dopo quella
che mi annunziava la perdita di mio padre; cosicché
io non so nulla della mia famiglia.
e Cortesi? Ieri seppi ufficialmente che Cristoforo e Visi
sono prigionieri. Sono i più fortunati, perché sicuri
di portare a casa sana la pelle. Conforta pure le
loro famiglie che non devono avere a dolersi di
questo fatto. Tuo fratello è il mio infermiere e non
si allontanerà di certo, giacché io sono il suo Capo.
Gigino, Tognetto e Baldassarre erano ieri qui con me e
scrissero alle loro famiglie. Ieri a sera il reggimento si
allontanò da Storo per 3 miglia. Il reggimento cui ap-
partengono non si batterà più, io credo, essendo stato, direi
quasi disfatto. Anche il mio battaglione, dopo che io fui
ferito, lasciò dai 150 morti pel campo, altrettanti feriti tra cui
6 ufficiali dei 9 che aveva prima del conflitto. A mez-
zodì ci battevamo uno contro sei in cattiva posizione e con
armi assai inferiori e mancanti di munizioni. Viva La-
marmora! Non dico altro per non movere la [non si capisce]
[non si capisce].
Salutami gli amici, ma gli amici intendi? I
nostri cari e ricevi te e la Teresita nostra un caldo bacio
dal vostro
Faustino T
[capovolto]
Alla Virginia