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Lettera di Mazzini a Tanara

  • Data:18/04/1871
  • Segnatura collocazione:T1.3B1

Descrizione:
Mazzini si lamenta con Tanara per la sostanziale inutilità della azioni intraprese ("otto mesi di lavoro e le promesse ripetute e fallite e i convegni inutili e le agitazioni che più non fruttarono opportunità", incluso l'intervento garibaldino in Francia), ribadisce la necessità di provvedere alla liberazione di Roma e chiede di adoperarsi a sostegno del progetto editoriale "Roma del Popolo" ("necessita di mille abbonati oltre quelli che abbiamo, cercate dunque voi tutti di trovare abbonati e segnatamente nelle piccole località, tanto che la pubblicazione sia letta per ogni dove"). Chiude scrivendo "non mi sento più di proporre. L'intenzione di fare deve uscire spontanea dagli italiani, non da influenza personale esercitata da me o da altri"


Trascrizione:


        Caro Tanara

        Vi scrissi quando eravate al Campo. Non so se la mia vi
giunse.
        Non vi parlerò delle cose nostre. Dopo gli otto mesi di
lavoro e promesse ripetute e fallite e i convegni inu-
tili e le agitazioni che più non fruttarono opportunità
e il rispondere alla repubblica piovuta dal cielo in Fran-
cia coll’accorrere di qui e di voi tutti nei Vosgi invece
di tentare più decisiva risposta in Italia, Vi confesso
che non ho più fede nella capacità d’iniziativa dei
grandi Centri in Italia. E nondimeno l’azione di una o
due delle città importanti come Mil. e Gen. è indispen-
sabile. Ho fede nelle circostanze imprevedute e se ag-
guato, deciso, se una agitazione sorgesse, di profittarne
io stesso sopra un punto determinato. Intanto lavoro
come posso, per Roma che bisogna pur tentare di ri-
conquistare alla Patria bandiera. Udrò sempre, vo-
lentieri le vostre idee e quelle dei vostri compagni
d’armi sul da farsi, Ma sono, benché fermo, scorato.
I lavori d’ordinamento non conchiudono tra noi. E
inoltre i più tra i Reduci, temo, s’ostinano a
voler quel che in Italia, per la Rep. non inizierà
mai.
         Vi scrivo per altro, per la Roma del Popolo che non è,


nella mia mente una Pubblicazione periodica solamente, ma
un centro di lavoro in Roma. Bisogna aiutarla. Abbiamo
a equilibrare introito e spese, necessita di mille abbonati
oltre quelli che abbiamo. Cercate dunque voi tutti di trovare
abbonati e segnatamente nelle piccole località, tanto che la
Pubblicazione sia letta per ogni dove, ma giovatela anche
di collaborazione.
        Avrei vivamente desiderato una serie d’articoli sulla parte
che gli Italiani ebbero nella guerra Franco-germanica. Ma
bisognerebbe che fossero serii; d’interesse storico e non di ri-
cordi individuali, senza esagerazioni pei meriti degli Ita-
liani, senza idolatria per ogni cenno e moto di Garib. o
d’altri, ma veri e severamente stesi e armonizzanti
quanto è possibile colle idee fondamentali della Roma
del Popolo. Potete scriverli? Se per caso non poteste, po-
trebbe farlo Tito Strocchi?
        Datemene un cenno; e intanto parlatemi delle cose
nostre e di ciò che ne pensate. Non interpretate male
ciò che vi dissi sul mio essere scorato. Voi sapete che
quanto al fare, io non muto: sono pronto a ogni cosa.
Se una zona d’Italia si trovasse oggi o quando che sia
presta a movere, quel poco di vitalità intellettuale e fisica
che mi rimane è per essa: per essa, qualunque fosse. Per
me, ogni zona deciderebbe dell’altre; e non ho mai in-
teso la prima impossibilità d’iniziativa nello stesso
centro: se l’Emilia, la Romagna, le Marche potessero in-
tendersi e giovarsi della prima occasione per innalzare
il primo grido repubblicano, non per alcune bande ma
con insurrezione delle città, credo fermamente sarebbero
seguite da Genova, Milano, Sicilia ecc. come Mil. Gen.
Sic. sarebbero seguite da essa. Ma non mi sento più
di proporre. L’intenzione di fare deve uscire spontanea
dagli italiani, non da influenza personale esercitata
da me o da altri.

              Vostro sempre
                               Gius. Mazzini


18.4.71    Indirizzate a Milano o al Sig. Raffaele
               Rosselli. Palazzo della Posta. Livorno
               con sotto-coperta per l’amico. Incerto del
               mio soggiorno, avrò nondimeno col ritardo di
               un giorno o poco più ogni cosa

Museo Faustino Tanara via cesare battisti 20 langhirano Pr
info@museotanara.it

Orari ingresso libero e gratuito da lunedì a venerdì (orari da verificare)

Con il contributo di: Fondazione Cariparma

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